Storia
IL MONASTERO
della
SS. TRINITA’
Il Monastero sorge nel 1545 nella parte alta della città di Cortona (Arezzo), in zona Poggio, nel luogo dove in epoca medioevale aveva sede la Compagnia laicale della SS. Trinità, che vi gestiva un oratorio, una chiesa ed un ospedale per pellegrini.
A monte di quel complesso esisteva già dai primi del Quattrocento il monastero di S. Caterina, delle Canonichesse agostiniane, il cui edificio fu unito nella seconda metà del Seicento al monastero cistercense: questo spiega anche la struttura attuale del complesso architettonico, costituito da due grandi edifici paralleli.
La chiesa più antica del monastero, cui si accede da Via della SS. Trinità, è stata recentemente riaperta ed ospita un organo ottocentesco ristrutturato.
La chiesa superiore è utilizzata normalmente per la liturgia; al suo interno si conserva il corpo della Venerabile Veronica Laparelli, monaca del monastero e figura molto amata in Cortona: mentre ella era ancora in vita si diceva che “Cortona aveva due tesori, uno in cielo, e l’altro in terra: il primo era la Beata Margherita, il secondo Veronica”..
La venerabile Veronica Laparelli
Veronica Laparelli (1537 – 1620) apparteneva ad una delle famiglie più antiche ed aristocratiche di Cortona. Osteggiata nella sua vocazione monastica dai genitori, entra nel Monastero della S.S. Trinità a ventitré anni. Scrive sr. Augusta Tescari: “Se si considera che nel Rinascimento le fanciulle (…) venivano sposate quasi bambine, non si può che ammirare la lunga fedeltà della giovane donna alla sua vocazione”. Durante la cerimonia della vestizione, la sua gioia si esprime nell’anticonformismo con il quale non depone, bensì getta via le vesti da sposa ed i gioielli con i quali, secondo la tradizione, era entrata in chiesa, tanto da suscitare l’ilarità di tutti i presenti.
Altrettanto anticonformista è la radicalità con la quale, subito dopo il suo ingresso, rinuncia a ogni possesso personale, pur lecito, ai tempi, a favore della comunità. Godette di doni mistici, che la portavano a straordinari slanci di fervore anche esteriore – una volta suonò le campane a festa per tre ore, facendo accorrere tutta la città -, controbilanciati, però, da profonda umiltà e da senso dell’umorismo.
Ebbe i doni della profezia, delle guarigioni e della lettura dei cuori, tanto che la sua fama si sparse in città e nei dintorni. I suoi consigli e le sue preghiere furono richiesti da vescovi e sovrani. Si prodigò nella preghiera d’intercessione, ma seppe anche intervenire con franchezza per correggere ingiustizie e tiepidezze.
“I tratti salienti di questa grande mistica furono l’umiltà, la semplicità, la gioia, la libertà e un grandissimo senso comunitario: in lei la ricerca di Dio, la dedizione a Cristo e l’amore per le sorelle e per il prossimo trovarono una sintesi felice in un’umanità calda, in una sponsalità e una maternità pienamente riuscite, perché vere.”
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«Al termine della sua vicenda terrena, poco prima di rendere l’anima a Dio, il 3 marzo 1620, disse: “Io vado, ma tornerò spiritualmente in mezzo a voi. State tranquilli, io vi aiuterò e proteggerò non solo voi, ma tutti coloro che verranno al mio sepolcro.” Nel 1774, papa Clemente XVI ne decretò l’eroicità delle virtù dichiarandola Venerabile. Il suo corpo incorrotto è custodito e venerato nella Chiesa del Monastero».
Preghiera
Trinità Santissima,
Padre, Figlio e Spirito Santo,
ti ringraziamo per aver suscitato nella Chiesa
l’umile tua serva Veronica Laparelli,
da te rivestita di particolari doni di grazia e di santità.
Ti preghiamo, o Dio,
concedici di seguire
la via tracciata dalla sua testimonianza di vita,
imitandola nella continua ricerca del Tuo Volto
e nell’umile obbedienza ad ogni cenno della Tua volontà.
Per intercessione
di questa grande protettrice nel cielo,
accogli la nostra umile supplica
e ottienici la grazia che con fede ti domandiamo.
Amen
Oggi
MONASTERO
Della
SS. TRINITA’
Attualmente la Comunità è costituita da un gruppo di sorelle appartenenti ai due rami della grande Famiglia Cistercense: alcune provenienti dal Monastero Cistercense di N. S. di Valserena (Ordine Cistercense della Stretta Osservanza, O.C.S.O.), e altre dal Monastero Cistercense della SS. Trinità di Cortona (Ordine Cistercense della Comune Osservanza, Ocist.). Su richiesta del Vescovo locale, e confidando nella sostanziale unità del Carisma e nella forza della Comunione Cistercense, nel 2005, abbiamo intrapreso un Patto di aiuto al fine di dare futuro all’ormai precaria Comunità di Cortona: le sorelle di Valserena si sono impegnate a raccoglierne la preziosa eredità di storia e santità, prestando il proprio aiuto di forze materiali e spirituali, per fare di due uno, realizzando una sola Comunità Cistercense. Il 20 agosto 2015, Solennità di S. Bernardo di Chiaravalle, il Patto è stato dichiarato compiuto per aver raggiunto i fini essenziali che si era prefisso; e, con il cambio di stabilità delle due sorelle provenienti, oltre alla Superiora, dalla Comunità di Valserena, la Comunità di Cortona appartiene giuridicamente per intero all’Ordine Cistercense della Comune Osservanza, Ocist. In particolare, dal 5 aprile 2018, è giuridicamente incorporata nella Congregazione di San Bernardo in Italia.
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